Camminare nell'amore di Dio - Efesini 5:2

 


Potresti svegliarti un giorno e dire a te stesso, "Questo non è il modo di vivere! Non posso continuare  con questo senso di ira su di me, sentendomi sempre condannato e indegno. Se amo così tanto Gesù e credo che i miei peccati sono perdonati, perchè sono così angosciato? Il fatto è che Dio non ti ha salvato per farti vivere nella colpa e nella condanna. Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita." (Giovanni 5:24)

Un significato della parola "condanna" qui è "ira." Gesù sta dicendo che non sarai soggetto al Suo giudizio, che nel giorno del Giudizio sarai libero dalla Sua ira. Ma condanna significa anche sentire di non essere all'altezza. E Gesù sta dicendo che il credente non sentirà di non poter mai essere all'altezza!

"Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito" (Romani 8:1). Tutta la colpa e la condanna sono chiaramente da parte del diavolo. E Paolo avvertiva di non "[cadere] nella condanna del diavolo" (1 Timoteo 3:6). Stava dicendo che quando cadi nella condanna, esci dalla grazia  dalla sicurezza che Dio ci ha offerto attraverso il sangue di Suo Figlio.

La sola condanna rimasta è quella su coloro che rifiutano la luce del Vangelo: "Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perchè le loro opere erano malvagie." (Giovanni 3:19)

Se desideri che la Parola di Dio venga e sveli tutto quello che c'è nel tuo cuore, allora non sei più condannato. La condanna resta solo per quelli che nascondono il peccato e amano l'oscurità! Ami la luce, vero? Allora perchè ti senti condannato?

Eppure forse sei assaltato da una tentazione di cui non riesci a liberarti. O può darsi che porti un senso di incapacità, o di indegnità, paura che il diavolo ti colga in fallo e che tu manchi dinanzi a Dio.

Questo è il giorno in cui devi renderti conto dell'amore che Dio ha per te! Prego che mentre leggi questo messaggio, qualcosa colpisca in profondità nel tuo cuore, e che tu possa dire, "Hai ragione, non voglio vivere in questo modo!"

"Perchè Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinchè, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinchè siate ripieni di tutta la pienezza di Dio." (Efesini 3:17-19).

"Radicati e fondati" qui significa "costruire sotto di te delle profonde e stabili fondamenta di conoscenza e comprensione dell'amore di Dio per te." In altre parole, la conoscenza dell'amore di Dio per te è è la verità fondamentale su cui si costruiscono tutte le altre verità!

Il nostro Padre celeste ha mandato Suo Figlio a morire per i nostri peccati e debolezze. E senza sapere e comprendere pienamente quel tipo di amore per te, non riuscirai mai ad avere delle fondamenta stabili o permanenti!

"Affinchè possiate comprendere... l'amore di Cristo." La parola greca usata per "comprendere" qui suggerisce "prendere impazientemente o afferrare." Paolo vuol dire che devi afferrare questa verità e farne il fondamento della tua vita cristiana. Sta dicendo, "Tendi le tue mani spirituali e dici, 'Voglio impossessarmi di questa verità!'"

Non puoi separare i beni di Dio dal Suo amore. Il Suo amore per noi è collegato alle abbondanti ricchezze a nostra disposizione in gloria. Egli ci ha dato dei beni per ogni crisi della nostra vita, per aiutarci a vivere vittoriosamente in ogni momento!

La Bibbia dice che il nostro amore per il Signore è rivelato dalla nostra ubbidienza a Lui. Ma il Suo amore per noi è evidenziato in un altro modo: Dal fatto che Egli dà! Non puoi conoscerLo come un Dio amorevole fino a quando non lo vedi come un Dio che dona. Dio ci ha amati tanto, da investire nel Suo Figlio Gesù tutti i tesori, la gloria e i doni del Padre, e li ha dati a noi! Cristo è il dono di Dio per noi, in cui è nascosto tutto quello di cui abbiamo bisogno per essere vincitori.

"Perchè è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza" (Colossesi 1:19). "Poichè in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità. E voi avete ricevuto la pienezza in lui, essendo egli il capo di ogni principato e potestà" (2:9-10). In altre parole, "In Lui avete tutte le provviste, tutto quello di cui avete bisogno!"

Questa è il significato della parabola del figlio prodigo. E' la storia di due figli, uno che arriva alla fine delle proprie risorse, e uno che non reclamava quelle del padre.

Il figlio più giovane andò da suo padre e disse, "Dammi la parte dei beni che mi spetta" (Luca 15:12). Ciò che ricevette, e che poi sprecò, rappresenta i suoi interessi: i suoi talenti, abilità, tutte le cose che usava per affrontare la vita e i suoi problemi. Diceva, "Posseggo intelligenza, buone capacità ed esperienza. Posso andar fuori e sbrigarmela da solo!"

Eppure, quando le cose diventano difficili con quale rapidità consumiamo le nostre risorse! Con quale velocità spendiamo tutto quello che abbiamo dentro di noi! Possiamo trovare la via d'uscita per qualche problema e trovare la forza interiore per alcune prove, ma arriva il momento in cui la carestia colpisce l'anima! Sei veramente finito, e non sai in che direzione muoverti. I tuoi amici non possono aiutarti. Sei rimasto vuoto, ferito, non rimane alcuna forza dentro di te perchè tu possa attingervi. Sei stremato, la lotta è finita! Tutto quello che rimane è paura, depressione, vuoto, disperazione.

Stai ancora indugiando nel porcile del diavolo, sguazzando nel vuoto, morendo di fame? Questo è quello che accadde al figlio prodigo. Non era rimasto niente in lui perchè potesse attingervi. Aveva consumato tutte le sue risorse. E si rese conto di dove l'avesse portato tutta quella auto-stima di sè. Ma cosa l'aveva svegliato alla fine? Il fatto che si sentiva finito? Fu quando ricordò tutte le provviste abbondanti nella casa del padre!

Disse, "Qui sto morendo di fame. Ma nella casa di mio padre c'è pane in abbondanza!" (vedi Luca 15:17). Decise di tornare indietro e di appropriarsi delle abbondanti provviste di suo padre!

Non c'è una parola in questa parabola che indichi che il figlio prodigo tornò per amore per suo padre. Certo, era pentito, cadde in ginocchio, piangendo, "Padre, perdonami! Ho peccato contro te e contro Dio, non sono neanche degno di entrare in casa tua," Ma non ha mai detto, "Padre, sono tornato perchè ti amo!"

Quello che viene rivelato qui è che l'amore di Dio è senza condizioni; non dipende dal nostro amore per Lui. La verità è che Egli ci ha amato anche quando eravamo lontani da Lui nei nostri cuori, ancora peccatori. Questo è amore incondizionato!

Quando il figlio prodigo tornò indietro, suo padre non fece una lista dei peccati del figlio. Non disse, "Dove sei stato? Con quante prostitute sei stato? Quanti soldi sono rimasti nella tua borsa? Voglio un resoconto!"

No, invece, egli si gettò al collo del figlio e lo baciò. Disse ai servi, "Ammazzate il vitello ingrassato! Mettete una nuova veste a mio figlio, un anello al suo dito e nuovi sandali ai suoi piedi. Festeggiamo e rallegriamoci!"

Dov'è la rivelazione dell'amore del Padre in questa scena? E' nel suo pronto perdono? il suo bacio affettuoso? il vitello ingrassato? la veste, l'anello e i sandali nuovi?

Certo, queste sono tutte espressioni del Suo amore, ma nessuna di queste ne è il centro! "In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati." (1 Giovanni 4:10). "Noi lo amiamo, perchè egli ci ha amati per primo." (verso 19).


Commenti

Post popolari in questo blog

Tu sei stato riscattato

Una vita cambiata dalla fede

Pregare con sincerità - Matteo 6:6