Manda la tua luce e la tua verità - Salmo 43:3


Manda la tua luce e la tua verità; mi guidino esse e mi conducano al tuo santo monte e al luogo della tua dimora.
 (Salmo 43:3).  Se leggete l’intero salmo vi renderete conto che il salmista dice continuamente: “Non c’è la faccio più! Non vedo alcuna via d’uscita!”  Quanto spesso sento proprio questa frase: “Non c’è la faccio più! Non vedo alcuna via d’uscita!” Sono persone che hanno difficoltà nel matrimonio, giovani in lotta con se stessi che sono aggravati dalle limitazioni della loro vita. Anche loro dicono: ”Non c’è la faccio più!”.

Questa frase la sento dire da coloro che vivono in circostanze difficili. Essi si lamentano: “Non c’è la faccio più! Non vedo via d’uscita!” La sento da coloro che non sopportano più l’irrequietezza del loro cuore: “Non c’è la faccio più!”.

E proprio questo è l’atmosfera del salmo succitato che si allinea con quello precedente. Salmo 42 e 43 sono infatti un salmo solo. Leggiamo: “Non c’è la faccio più! Le mie lacrime sono diventate il mio cibo giorno e notte! Dio, perché mi hai dimenticato?” (Salmi 42:3).

Quando passiamo per le prove e le difficoltà potremmo dire : quale direzione devo prendere? Dov’è il rifugio? Che posso fare?

In questo modo uno può perdersi nell’oscurità di questo mondo. Tutto d’un tratto ci troviamo in una situazione senza scampo. I problemi sono diventati troppo grandi, le difficoltà ci sommergono, la colpa ci aggrava.

Il salmista pure si sente proprio così. Non vede via d’uscita. Non può più continuare. Ma poi è bellissimo quando leggiamo: Egli si ferma e grida semplicemente: “Signore! Sono nelle tenebre, mandami la tua Luce! Signore, non vedo via d’uscita, manda la tua verità! Manda la tua luce e la tua verità!”

Il salmista grida quando si trova confuso, ma nonostante ciò egli possiede una grande certezza: Dio è presente, proprio al mio fianco! Si tratta di una preghiera commovente. Non c’è la fa più e grida semplicemente: ”Signore, adesso devi intervenire tu nella mia vita!”

Vorrei che tutti noi pregassimo in tal modo nelle ore oscure della nostra vita: “Manda la tua luce e la tua verità!”  Dio ci ascolterà, e poi ci renderemo conto che: “Tutto è a posto perché mi appartiene il Salvatore!”

Permettete che vi dico un altra cosa: Si tratta di una preghiera pericolosa!

Può essere? Sì! Anzi, voglio mettere in guardia coloro che non hanno intenzioni serie di pregare così: “Manda la tua luce e la tua verità!” Perché se Dio ascolta la preghiera e manda la Sua luce per illuminarci e la Sua verità affinché capiamo come stanno le cose, allora riconosceremo noi stessi! Non c’è niente di più terribile che vedersi nella luce di Dio. L’uomo naturale teme più d’ogni altra cosa vedersi nella luce. Preferisce discutere la Bibbia per venti ore che rischiare l’esposizione alla luce della verità che gli rivela se stesso.

Penso all’apostolo Paolo prima della sua conversione. Era un vero israelita, andava ogni sabato in sinagoga. Senza dubbio egli avrà spesso citato in preghiera e cantato quel salmo (perché allora si cantavano i salmi). Vedo dunque questo giovane, zelante, serio fariseo timoroso di Dio come canta e prega assieme agli altri: “Manda la tua luce e la tua verità!” E così si avverà: sulla strada per Damasco la luce di Dio e la verità di Dio si rivelano! In quella luce Paolo vide solo se stesso.

Non aveva commesso grandi peccati nella sua vita. Ma d’un tratto egli riconosce: la mia vita è totalmente sbagliata! Ci sono forse delle cose che ho fatto bene, ma sto viaggiando nel treno sbagliato. Perciò tutto va male. Mi vergogno di ciò che ho combinato. Ho perseguitato Dio e ho ucciso coloro che credevano in Lui . Era tutto sbagliato. Era tutto malvagio, era tutto empio!

“Manda la tua luce e la tua verità” è una preghiera pericolosa. Ma, tra parentesi, vi assicuro che non possiamo diventare figli di Dio senza passare per questa prova di fuoco. Un uomo pieno di sé mai e poi mai entrerà nei cieli!

Un uomo può credersi il migliore tra gli uomini e vantarsi delle proprie qualità, fino al momento nel quale prega “Manda la tua luce e la tua verità!” Tanti ribadiscono la stessa frase: “Non faccio male a nessuno!” Fino alla morte si può credere che Dio è soddisfatto di noi. Ma poi, dolente o nolente, uno è esposto alla luce e alla verità di Dio ed ecco che si rivela il peccato! Allora ci si sottopone al giudizio divino!  Perciò si tratta di una frase pericolosa: “Manda la tua luce e la tua verità!”

Paul Gerhardt compose il seguente verso di un inno: “La mia persona e la mia vita sono di poco conto in terra!” Se annunciassi questo inno, certo vi unireste gioiosamente al canto. Ma voi non credete veramente al contenuto, finché arriva il momento nel quale vi riconoscerete nella luce di Dio. Allora lo crederete.

Riconoscere che “la mia persona e la mia vita sono di poco conto in terra!” non significa essere semplicemente pessimisti o provare rimorso. Solo chi ha ricevuto da Dio luce e verità può affermare ciò!

Dobbiamo apprezzerare l’esistenza di questo messaggio terribilmente fuori moda che Gesù, il Figlio di Dio è venuto ed è morto alla croce per salvare i peccatori. Allora potremmo rivolgerci con molta gratitudine alla croce di Gesù perché non c’è altro luogo nel mondo, né in cielo né sulla terra, dove possiamo ottenere il perdono dei nostri peccati, la grazia e la pace con Dio”.

E io vi auguro, che quell’ora arrivi presto nelle vostre vite!

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