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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

La fede

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Oltre che con umiltà, l'uomo è tenuto ad andare a Dio con fede. Anche se siamo limitati umanamente a comprendere la verità, la grazia divina e la fede, questi sono componenti inscindibili della salvezza. Dio dona sovranamente la salvezza, ma questo non toglie che dobbiamo darci totalmente al Signore. Gesù disse: "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me", e subito dopo aggiunge: "E colui che viene a me, non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37). La salvezza non si ottiene per mezzo di un credo, una chiesa, un rito, un pastore, un sacerdote o ogni altro mezzo umano, ma solo per mezzo di Gesù Cristo, che disse: "Venite a me". Venite significa credere al punto da sottomettersi alla sua sovranità. "Io sono il pane della vita", dichiarò Gesù,  "chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete" (Giovanni 6:35). Vieni e credi sono termini paralleli, proprio come fame e sete. Venire a Cristo significa credere in lui...

A che serve se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?

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Quando il Signore tocca qualcuno, quella persona si inginocchia davanti a Lui spontaneamente, quindi entra in intimità con Cristo. Al di fuori di tale intimità riceve nuove rivelazioni dal cielo. Tale persona è ansiosa di portare i propri assillanti peccati allo Spirito Santo, per far sì che li mortifichi, la sua anima viene rinnovata ed entra in un luogo di riposo, cominciando a servire Cristo con una nuova passione ed un più grande amore. Questo servitore, cresce sempre di più cosciente dell’imminente giorno del giudizio. Egli sa che dovrà stare davanti al trono di Dio e rispondere ad una grande domanda: “Cosa hai fatto per portare Cristo a questo mondo perduto?” In verità tutti noi dovremo affrontare questa domanda durante il Giudizio: “Come hai testimoniato di Cristo agli empi? Come Lo hai rivelato nel tuo modo di vivere e di comportarti? La tua vita Lo ha mostrato?” C’è un solo criterio per cui saremo giudicati in quel giorno. Non avrà alcuna importanza quanto siamo stati vicini a...

Pregare con sincerità - Matteo 6:6

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Nei versetti 5-7, il pronome personale, nell’originale greco, è al plurale (voi), mentre qui è al singolare (tu), allo scopo di sottolineare l’intimità di tale comunione con Dio. Il modo per essere esauditi è pregare nel segreto (che significa entrare nella tua cameretta e, chiusa la porta…). Se desideriamo sinceramente comunicare con Dio, egli ci ascolterà e ci risponderà. Servirsi di questo brano per proibire la preghiera pubblica è una forzatura. I membri della chiesa primitiva si radunavano per pregare insieme (vedi. Atti 2:42; 12:12; 13:3; 14:23; 20:36). Il punto non è dove si prega, ma perché si prega: per essere visti dagli uomini o per essere ascoltati da Dio? La preghiera non deve essere fatta di inutili ripetizioni, preghiere stereotipate, formule vuote o reiterate. Pregano in questo modo soltanto coloro che non sono salvati. Dio non si lascia impressionare dal gran numero delle… parole: egli vuole percepire le espressioni sincere del cuore.   Poiché il Padre nostro ...