La fede
Oltre che con umiltà, l'uomo è tenuto ad andare a Dio con fede. Anche se siamo limitati umanamente a comprendere la verità, la grazia divina e la fede, questi sono componenti inscindibili della salvezza.
Dio dona sovranamente la salvezza, ma questo non toglie che dobbiamo darci totalmente al Signore. Gesù disse: "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me", e subito dopo aggiunge: "E colui che viene a me, non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37).
La salvezza non si ottiene per mezzo di un credo, una chiesa, un rito, un pastore, un sacerdote o ogni altro mezzo umano, ma solo per mezzo di Gesù Cristo, che disse: "Venite a me". Venite significa credere al punto da sottomettersi alla sua sovranità. "Io sono il pane della vita", dichiarò Gesù,
"chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete" (Giovanni 6:35).
Vieni e credi sono termini paralleli, proprio come fame e sete. Venire a Cristo significa credere in lui, il che mette fine alla fame e alla sete. In altri passi delle Scritture, si usano espressioni sinonimiche: confessare Cristo, riceverlo, mangiare e bere di lui e ascoltarlo.
Pietro dichiarò: "Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome" (Atti 10:43). Il Signore Gesù stesso disse: "E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, cosi bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:14-16).
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