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La nostra fede in tempi di prova

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“Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi” (Ebrei 11:2). La parola greca tradotta come “rendere” qui vuol dire “portare testimonianza”. I nostri antenati nel Signore avevano una fede ferma, ancorata. La loro fede incrollabile divenne per il mondo una testimonianza della fedeltà di Dio in mezzo a tempi di prova. I nostri antenati dovettero far fronte a alluvioni, lo scherno, gli arresti, la prigione, il fuoco, la tortura, la guerra e la fossa dei leoni. Pensa a tutte queste cose, nonostante tutto la loro fede nel Signore non vacillò mai. Perché?   Perché Dio testimoniava dentro di loro di essere contento, si compiaceva di loro . I nostri padri sapevano che Dio stava sorridendo loro dicendo: “Ben fatto! Tu hai creduto in Me ed hai avuto fiducia”. “Ora senza fede è impossibile piacergli, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6). Ogni volta che teniamo salda la posizione della nostra fede nei momen...

Perseverare nella dottrina della Parola di Dio - 2 Timoteo 3:14

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Ancora una volta l'apostolo Paolo esortava Timoteo a perseverare nella dottrina della Parola di Dio. Questa sarebbe stata la sua risorsa vitale nel giorno in cui le false dottrine si fossero moltiplicate a dismisura. La conoscenza e l’osservanza delle Scritture gli avrebbero impedito di cadere preda di quei sottili inganni. Timoteo non si era limitato a imparare le meravigliose verità della fede, ma ne aveva acquistato personalmente la certezza. Senza dubbio si sarebbe sentito dire che erano antiquate e non abbastanza colte o intellettuali, ma doveva guardarsi bene dall’abbandonare la verità per le teorie o le speculazioni umane.  L’apostolo gli consiglia di ricordare da chi le ha imparate. Vi è qualche dubbio riguardo al riferimento espresso dal pronome chi (lo stesso Paolo? la madre e la nonna di Timoteo? gli apostoli in generale?). In ogni caso, Timoteo aveva appreso le Scritture da coloro che testimoniavano la realtà della loro fede con la vita, gente devota che...

La gioia di dimorare nella casa di Dio - Salmi 84

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Quale luogo può essere mai paragonato all’incantevole dimora di Dio?  Essa è un luogo di incomparabile bellezza, di straordinario splendore e di ineffabile beatitudine.  Quando afferma: “L’anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili del Signore”, il salmista esprime l’effettivo desiderio di essere con il Signore in persona. Questo è quanto afferma nella frase successiva “…il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente”.  Il pellegrino si identifica col passero e con la rondine. In un altro salmo, il passero è usato come metafora di solitudine (“Veglio e sono come il passero solitario sul tetto”; Salmo  102:7) e chiunque abbia mai osservato una rondine sa bene quale creatura irrequieta essa sia: sfreccia e vola senza posa sempre più in alto sfruttando le correnti. Entrambe sono metafore appropriate del popolo di Dio che soggiorna nel deserto.  I figli di Israele possono trovare riposo e sicurezza per sé e per le p...

La grande fede di un centurione - Luca 7:7

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  “…ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito” Questo è un uno dei tanti   miracoli che ha fatto Gesù   durante i suoi tre anni di ministerio.   C’è un centurione romano, un comandante militare, che ha una grande fede. La Parola dice che questo centurione aveva un servo in particolare che era molto malato e stava per morire. Egli era un centurione che si interessava dei suoi servi ed era informato di quello che accadeva in Israele e sicuramente aveva sentito parlare di Gesù, della Sua potenza, dei Suoi miracoli, delle Sue guarigioni. Quanti ancora oggi hanno solo sentito parlare di Gesù e non hanno fatto ancora un incontro reale ? Con Cristo, con la Parola di Dio, quanti non hanno ancora preso una decisione ? È necessario conoscere il Signore a tu per tu. È possibile fare questa conoscenza esclusivamente mediante la Parola di Dio. Gloria al Signore ! Questo centurione aveva sentito parlare di Gesù, sapeva cosa faceva Gesù, ed a un certo punto prende degli...

Benedetto l'uomo che confida nel Signore - Romani 8-24-25

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  “  Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe ancora? Ma se speriamo ciò che non vediamo, l'aspettiamo con pazienza”. Paolo diceva: ...siamo stati salvati in questa attitudine di speranza. La speranza è fondata sulle promesse di Dio ed è, perciò, certa come se l’avessimo già ricevuta; dunque noi l’aspettiamo con perseveranza. Nonostante tutto a volte sentiamo alcuni che dicono "Non c'è via d'uscita!", "Ce l'ho messa tutta ma ora mi ritrovo in prigione, condannato a vita!", "Dio sembra non ascoltarmi perché non cambia niente. Le cose vanno di male in peggio!", "A volte mi chiedo se ne valga la pena. "Ho dei momenti positivi, ma quando mi assalgono questi sentimenti di fallimento, sono a terra!". Le situazioni peggiori sono la disperazione ed il senso di incapacità. Ma grazie a Dio, serviamo un Iddio di speranza! La parola...

Luca 5:1-11

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  In questo capitolo dell’evangelo di Luca, Gesù si trova presso la riva del lago di Gennesaret ed ha intorno a lui una grande folla. Il ministerio di Gesù ha sconvolto Israele, ha sconvolto il mondo religioso di Israele, quando Lui passava le folle si muovevano. Egli aveva una predicazione capace di attirare migliaia di persone. Gesù si trova nella riva di questo lago, dove ci sono anche quelli che sarebbero diventati suoi discepoli, ma c’è anche una grande folla che ha un grande desiderio, ascoltare la Parola di Dio. Se noi siamo qui stasera è perché abbiamo anche noi un grande desiderio, quello di ascoltare la Parola di Dio. Quella Parola di Dio che cambia, che trasforma, Gesù è la Parola. E Gesù abitava in mezzo agli uomini, ma oggi vuole abitare dentro di noi, nella nostra vita, e fare qualcosa di nuovo. Queste persone avevano sete, avevano sete della Parola, perché l’insegnamento di Gesù era qualcosa di sconvolgente, di meraviglioso. Gesù è la via, la verità e la v...

A colui che è fermo nei tuoi sentimenti tu conservi la pace - Isaia 26:3-4

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  “A colui che è fermo nei tuoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida…Sulla riva dei tuoi giudizi, Signore, noi ti abbiamo aspettato! Al tuo nome, al tuo ricordo anela l’anima”. Il profeta Isaia venne sopraffatto da ciò che accadeva nel mondo intorno a Lui. I suoi anni di ministero si estesero lungo i regni di quattro re, con ogni probabilità egli ebbe un ministero di sessant’anni. Il profeta Isaia, il cui nome significa “La salvezza viene dal Signore”, avvertì Israele che la sua malvagità sarebbe stata punita, ma che Dio nella sua grazia avrebbe un giorno provveduto un Salvatore per i Giudei come per gli stranieri. Isaia era in costante comunione con Dio in preghiera. “Signore, noi ti abbiamo aspettato! Al tuo nome, al tuo ricordo anela l’anima”. Questo profeta era preparato a tutto, perché stava già pregando. Si trovava già nella giusta posizione con il Signore. Si abbandonò alla semplice fiducia nel Signore, la sua roccia. “Confidate per sempre ...
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 Salmo 37:28 Sono convinto che il Signore quando ci tocca , prende possesso della nostra vita e ci preserva.  Egli non ci lascerà mai: “Poiché il SIGNORE ama la giustizia e non abbandona i suoi santi; essi sono conservati in eterno…” (Salmi 37:28). Al salmista piace meditare sulla sicurezza del credente. Tutti coloro che sono nati di nuovo mediante la fede nel Signore Gesù Cristo possono essere certi, per l’autorità della Parola di Dio, di essere salvi per sempre. Una volta che Dio tocca e prende possesso di te, Egli ti libera dall’attacco del nemico, se tu lo chiami in aiuto, ti preserva dalla rabbia del diavolo, e userà ogni cosa nella tua vita, includendovi anche gli errori, i problemi, le prove, per prepararti al meglio che è davanti a te. Se ripensiamo al tempo quando Dio è venuto a noi, toccandoci in maniera soprannaturale. Ci ha chiamati a Sé e ci ha riempito con il Suo Spirito. In quel momento Dio ci ha fatto una dichiarazione: “Vi voglio e vi reclamo. Voi siete il mio...

Salmo 77

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Hai mai conosciuto la depressione? Sei mai stato così preoccupato e perplesso da rimanere sveglio tutta la notte? Hai mai avuto momenti in cui ti sei sentito così giù e preoccupato, che nessuno ha saputo consolarti? Sei mai stato così abbattuto da sentirti sul punto di mollare tutto, pensando che la tua vita fosse un fallimento totale? Se questa situazione ti descrive, allora il Salmo 77 è stato scritto per te. Indica la soluzione per uscire fuori dalla distretta e dalla paura. Questo Salmo fu scritto da un uomo di nome Asaf, un Levita, della discendenza sacerdotale in Israele. Asaf era anche un cantante, e Davide lo aveva nominato direttore del coro. Oltre a questo, Asaf ha scritto undici salmi pieni delle istruzioni divine per il popolo. Asaf scrisse il Salmo 77 dopo essere caduto nel baratro terribile della disperazione. La sua condizione era così orrenda che Asaf non riusciva a farsi consolare da nessuno: “L’anima mia ha rifiutato di farsi consolare” (Salmo 77:2). Quest’uomo era in...